Il programma della serata
L’evento è nato per parlare con un linguaggio semplice, come la danza, dei disturbi mentali in tutte le loro forme, malattie “invisibili” di cui se ne parla ancora troppo poco, ma che colpiscono troppe persone. Sono inoltre accompagnate da stigma che crea un circolo vizioso di alienazione e discriminazione, per la persona malata, e per la sua famiglia diventando spesso la fonte principale di un grave isolamento sociale, di fenomeni di emarginazione e di una protratta marginalizzazione.
Quindi la persona che soffre di un disturbo mentale si trova a dover combattere su due fronti: da un lato l’esperienza di malattia, con tutto ciò che questo comporta in termini di sofferenza e disabilità e, dall’altro, con le reazioni dell’ambiente sociale e lo stigma che circonda il disturbo mentale e che, in molti casi, rappresenta una vera e propria “seconda malattia”.
L’evento Luci e Ombre è nato per cercare di arrivare direttamente al cuore delle persone con il linguaggio del corpo per dire che la malattia mentale esiste, che può portare a una grande sofferenza anche fisica se non viene riconosciuta, ma che può anche essere curata e si può guarire.
I ballerini, con le loro coreografie rappresenteranno esperienze di vita “difficili” legate a delicati temi quali il bullismo, l'anoressia, la bulimia, disturbi della sfera emotiva e comportamentale, e depressione. Momenti di vita come l’adolescenza e il periodo perinatale saranno i protagonisti. Gli spettatori saranno invitati a intraprendere un viaggio, attraverso il suggestivo linguaggio della danza, che consentirà loro di condividere con gli artisti un percorso volto a comprendere come l'arte possa fungere da sostegno nel superare le avversità, enfatizzando l'importanza di chiedere aiuto.
“La vita è speciale, e dobbiamo viverla come se fosse il nostro spettacolo migliore".